Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XVI (1766)

Volume XVI » Diario » 1766 » Febbraio » p. 31

dobbiamo ritornare, e di cui col viver solo a nostre spese pienamente ci persuadiamo. Quanti sbagli? Quanti pentimenti? Quanti precipitati giudizi? Quante risoluzioni prese per capriccio, non con ragione? Quanti primi moti? Quante tentazioni che ascoltandole possono rovinarci per sempre? Quanta insofferenza? Quanta imprudenza? Si faccia ogni uomo tutte queste domande a se stesso, e poi dica s'egli medesimo, o altri gli fabbrica la sua infelicità. Io mi trovo combattuto dal dispiacere di cedere alla prepotenza di un ricco,

ed in conseguenza di un più forte, e di pregiudicare qualche cosa al mio interesse, o di mancare alle regole della prudenza, quando voglia resistere. La mia bontà, o la mia dabbenaggine mi ha condotto in questo laberinto, e l'uscirne mi dovrebbe costare un litigio lungo, e dispendioso di cui in mia vita non ritrarrei un frutto equivalente alla spesa, senza dare alcuna valuta ancora alle inquietudini, ed all'incertezza.