Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XVI (1766)

Volume XVI » Diario » 1766 » Febbraio » p. 29

Cantar deggio? Se ai sospiri / Io neppur pietade impetro? / Di ottenerla ebbi lusinga / Scarsa almen da un venal gregge; / Ah che il lucro è la sua legge, / Ed il peggio è ch'ei non finga. / Tenterò l'aonie corde / Con la man che cade, e trema? / Vi è chi aduli? Vi è chi tema? / Placa il Fato un suon discorde? / Stesi in alto i vanni anch'io, / Né il mio stil che ai regi piacque /

Al filosofo dispiacque, / Né paventa il cieco oblio. / Mordo cheto or le catene, / O fra i gemiti, e le strida / Chiamo un colpo, che recida / I miei giorni, e le mie pene. / Ah che dissi! ... Ah forsennato! / Se può solo il pentimento, / Triegua dare al mio tormento /