Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XV (1765-1766)

Volume XV » Diario » 1765 » Novembre » p. 126

del principe Ferdinando, e di quest'opera parla pure nelle sue Lettere, ove bisogna confessare che alcun poco comparisce l'ambizione di cui bisogna che in buona dose sia stato fornito il barone. Disse essendo qua il conte Algarotti, che Bielfeld non era quello che compariva nelle sue Lettere, che passava a Berlino per un vanesio, e che non era così favorito del re, come potrebbero far credere le medesime lettere. Può ben esser questo, ma se fu maestro del detto principe, e se seppe darci le dette Instituzioni, bisogna crederlo qualche cosa di più di quello che diceva forse per qualche fine, o per umore Algarotti. Comunque sia anche dalle accennate Lettere si ha la piccolezza di tutte le cose umane, e la scontentezza del cortigiano che confessa (t. II lettera 86) che "plaire à ces illustres mortels, que l'Être suprême a placé sur la terre pour être les Juges, et les Pères nourriciers des peuples, est un bonheur signalé, auquel