o Lunedì a dì 30 detto.
È stato osservato che in questo secolo è comparsa una prodigiosa quantità di scritti, e di declamazioni sopra le virtù, e sopra i vizi, e si è comunicata prontamente fra gli autori la mania di definire con entusiasmo fino alle piccolissime mescolanze le più impercettibili delle virtù sociali, e di parlare sopra il tono il più freddo dei doveri i più essenziali, di stendere a tutti gl'uomini il nodo di fratellanza, e di allentare i legami civili, e naturali, che devono unir fra loro i membri di una medesima famiglia, di una medesima società, di compiangere di continovo l'antica libertà, di mostrarne i vantaggi, i diritti imprescrittibili, e di far nascere odio, in vece d'inspirare l'amore per le leggi, la dipendenza, la subordinazione.
Se da tutto questo può sperarsi che il mondo vada crescendo in virtù, me ne rimetto, ed al più dobbiamo contentarci che tali speculazioni non conduchino a dei vizi di strepito, a dei delitti esecrabili, per la qual parte sembra che le massime dei