dopo averla ritirata, e distribuirne la spesa, e lo scapito con una giudiziosa imposizione. Ma l'annata presente non era a proposito né per questa operazione, né per l'altra che si è messa in opra, e che alla fine dopo un circolo tornerà alla seconda. Io non so tanto da progettare in questa materia di monete; so in generale che bisogna fare le operazioni con semplicità, che ogni rimedio bisogna darlo a tempo, che non è utile sempre il far vedere ad una nazione ch'è più povera di quello s'immagina, e in ogni materia prima di risolvere conviene sentir molti, e far poi meno assai di quello che propongono. I mercanti non sono stati sentiti. Questo è un difetto. Abbiamo molti aggravi in quest'anno ed il cielo stesso pare che congiuri ai nostri danni. Adunque il farci più poveri per ottantamila scudi, il renderci la contrattazione minuta più difficile, ed imbrogliata, non doveva risvegliare i lamenti comuni? Coll'aspettare cresceva il male? Dunque il rimedio più violento era il solo necessario? So che un altro progetto fu proposto. Dunque vi era qualche altro correttivo al nostro male. Ma che più? Tutto cede al fatto