Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XIV (1765)

Volume XIV » Diario » 1765 » Luglio » p. 155

pisani con i fiorentini anche nel tempo che viviamo sotto uno stesso destino, e la rozzezza naturale del loro carattere aspro, e crudo. In fatti sono così, onde ci odiano senza ragione per un inveterato spirito di astio, invidia, e rancore, che ci portano ancor quando noi non possiamo più esser loro debitori dell'ingiustizia fatta con prepotenza al loro stato da' nostri antenati. Anche gli aretini sono rozzi, m'hanno più talento, e vivacità. I cortonesi, benché abitanti una città fuori di mano, e montuosa, sono di carattere più dolce di detti due popoli. A' pistoiesi poi non si può negare né una certa pulizzia, né il talento, ma convien sempre supporre tutto questo in confronto fra i provinciali stessi, non con noi altri fiorentini, che come abitanti una città più grande, di più concorso, e di maggior cultura, siamo di tutti gli altri del Granducato più puliti, e di maggiore urbanità, e solo forse la cediamo ai livornesi. Del nostro talento nulla dirò per non farmi giudice in causa