Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XIV (1765)

Volume XIV » Diario » 1765 » Luglio » p. 146

Io per altro dico che deciderò se sieno buone politicamente queste compagnie, la diminuzione delle quali depende dal maggior numero dei luoghi pubblici, e dei caffè, quando mi si risolverà il problema se sia maggior male l'ipocrisia, o il pubblico libertinaggio, e se da quella, o da questo il pubblico risenta maggior pregiudizio. Di fatto quando agli uomini sarà più difficile l'adunarsi assieme senza il pretesto della religione, allora crescerà il numero di questi sacri luoghi, e forse nasconderanno in essi sotto la pietà il vizio, e la malizia. Quando poi, come in questo secolo, la vicendevol pratica sarà aperta per tutto, e per tutti, gli uomini non trovando grande interesse a comparir virtuosi scopriranno il vero loro carattere. Per questo saranno, o saremo più felici? La politica non deve avere per oggetto che l'utile pubblico. Ov'è adunque maggiore, nel veder trionfante il vizio, e la dissipazione, o nel trovarlo nascosto, timido, e mascherato? Queste riflessioni mi sono nate da un negozio avuto in questi giorni alle mani, relativamente