mi troverò oppresso dalla malattia, debole, e timido con la memoria del passato, e con lo spavento per l'incertezza del futuro. Mi fingo questa lugubre scena, ma posso fingermela falsa, sicché vorrei dipingere il vero, e l'effetto che farà in me l'aspetto della terribile mutazione. Può essere che la mia morte mi sorprenda, o che sopraffatto, e turbato dall'infermità non la miri appressarsi, di modo che il mio passaggio segua o non appreso, o inaspettato, o non conosciuto. In tal caso scanserei un gran male, non so per altro se per il mio meglio. Questa mia brama apparirà un capriccio a molti, e lo sarà, m'avendo preso a studiarmi, come faceva Montaigne, vorrei potermi studiare in tutt'i punti, in tutt'i momenti, in tutte le circostanze.
ø Venerdì a dì 28 detto.
Tempo nuvoloso, che verso la sera in qualche luogo ha fatto burrasca.
Di presente alcuni naturalisti studiano per far la carta di vegetabili, e non più di stracci, e cenci, come che con essi verrebbe, come si supponeva costar meno. Ha fatte dell'esperienze il dottor Antonio