Ieri mattina si pubblicarono alcune cariche di corte, e otto dame per servire l'arciduchessa Infanta di Spagna sposa dell'arciduca Leopoldo.
Verrà il tempo di dare i nomi di questi ed altri cortigiani; solo qui voglio osservare di presente la varia impressione che questo avanzamento ha fatto in alcuni, e alcune, giacché per lo più la scelta è stata spontanea per la parte del sovrano. I più modestamente hanno gradito questo ambito segno di distinzione, m'alcuno vi è stato ancora, il quale più amico della privata tranquilla pace ha con dispiacere sensibile chinato il capo. Di ciò fui io stesso testimone ieri mattina, ma per altra parte quanto ciò mi sorprese, altretanto mi fece ridere ne' giorni passati un signore di sopra i 70 anni, che ritirato dal mondo, e disgustato di esso, ha poi mutato linguaggio, e con incomodo e disastro particolare, ad onta anche della sua tenacità ha abbracciato l'impiego di Aio dei Paggi, e si è restituito al gran mondo affettando diversi sentimenti da quelli che aveva. Quanto vari, e ridicoli sono i caratteri degli uomini, e qual piacere vi è a considerargli a sangue freddo!