Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XIV (1765)

Volume XIV » Diario » 1765 » Maggio » p. 68

non si sia voluto medicare: "Ebbene quanto abbiamo di questa seccatura?" - "Poco", rispose l'amico piangendo. "Tanto meglio", soggiunse l'infermo, "finirà presto la mia pena. Ma voi piangete lo stato mio in cui necessariamente vi troverete tra non molto? Tornate alla ragione, e conoscerete che voi dovete aborrire questa viltà d'animo indegna d'un amico mio". Parimenti pochi giorni avanti la sua morte si portò a Pisa il signor Rodofort suo grandissimo amico per visitarlo, e dopo le prime accoglienze cominciò a confortarlo a voler ricevere qualche sollievo dalla medicina per il suo male. Il filosofo sentì impazientemente il suo discorso, e poi gli disse: "Voi siete ben crudele, amico mio; io credeva d'esser più amato da voi: vedete bene che ho passato già cinque sesti di questa penosa carriera della morte, e voi volete forzarmi a tornare indietro per cominciar di nuovo l'istessa strada. Ho vissuto abbastanza, lasciate che io muora, e conservate memoria di me. Addio". Dopo queste parole più non rispose, e