ø Venerdì a dì 15 detto.
Tempo nuvoloso.
Si vanno facendo i preparativi per la nuova corte, e si va facendo tutto quello che bisogna per disporre le cose in forma che questa possa essere in ordine per il prossimo settembre. Sopra di ciò versano le ciarle giornaliere, ed i discorsi degli oziosi, ed a quelli ch'erano avvezzi alla libertà in cui si viveva non piace la crisi ch'è per accadere. Da chi poi spera di profittare la cosa è desideratissima. Il vero è che il paese muterà faccia, che si spanderà il lusso, e la sproporzione nella fortuna dei privati, che si viverà in più suggezione, che il popolo ingrasserà, e che chi vorrà fare da grande sentirà presto il peso della magnificenza ecc. Il mio piacere sarebbe di esser più oscuro di quello che sono per vivere a me, per far solamente da spettatore, e per potere stare assai discosto dal vortice degli ambiziosi, e di coloro che vorranno comparire, ed accostarsi all'altare. Ma la Provvidenza mi ha collocato in circostanze equivoche, per cui devo stare in parata.