numero di queste storie, ed assai più di quelle che da me erano state immaginate. Io non ne farò il novero potendosi vedere presso questo cognito autore, ed anche presso Antonio Zanon nel t. IV parte I delle sue Lettere sopra l'agricoltura ecc. Questo inglese era un grand'uomo, ed era fornito di un talento sublime, e vasto. I suoi scritti pare che una volta sieno stati studiati meno di quello che conveniva, mentre altrimenti si sarebbero composte meno opere inutili, e più di quelle ch'egli propone. Gli autori dell'Enciclopedia lo hanno fatto in una certa maniera rivivere, e dopo questo tempo chi non è insensato sa qual merito abbia, e sa che le sue opere sono delle migliori che possano trovarsi nel gabinetto di un filosofo. Io per anche non le ho, perché avanti la ristampa, fattane poco fa in Venezia Italia della miglior parte di esse, erano rare, ma quanto prima me ne provvederò,