motuproprio dato in Vienna ... e registrato nella Cancelleria della Giurisdizione vien dichiarato che tutti questi cherici, o preti eugeniani non possano in futuro ottare a benefizi, cappelle, cure ecc. di padronato regio, dichiarandogli incapaci (tanto quelli che sono stati ordinati in virtù di questo privilegio, o che in avvenire si ordineranno) dei medesimi.
L'ordine in dirittura è venuto dal sovrano, e si crede che sia fatto per svogliare i giovani ad entrare in duomo per ordinarsi con detto titolo. Altre volte è stato trattato con Roma di scemare il detto numero, ma in vano, onde ora è stato preso il partito di far di fatto, per via di un compenso, ma credo che non sarà osservato quest'ordine alla lettera, per impossibilità di avere migliori preti di quelli educati al servizio di detta chiesa, o che nasceranno dei ricorsi mancando quelli che prestino ad essa il servizio necessario.