la maniera di scrivere la storia fiorentina, e poi quella del Manni sopra il metodo di leggere la medesima storia. Di compilare una biblioteca di autori, e di pezzi dei quali mi sarò servito, o mi vorrò servire. Di estrarre l'articolo dell'opera del conte Mazzuchelli degli Scrittori d'Italia in cui parla di Scipione Ammirato il Vecchio, e di fare una memoria sopra l'Ammirato il Giovane. Di compilare una silloge di tutte le antiche iscrizioni nelle quali si parla di Firenze. Di formare varie dissertazioni sopra vari punti da collocarsi in vari luoghi della Storia dell'Ammirato suddetto, e di correggerla con lunghe annotazioni di passo in passo, o illustrarla, e combinarla con quello che dicono altri storici, aggiungendovi quel di più che in essi si ritrova. In fine mi parrebbe necessario di raccorre i documenti più pregievoli in conferma delle cose avanzate per formare una specie di codice diplomatico fiorentino. Il piano è vasto, e particolarmente le dissertazioni da farci non sono poche.