ed il morale, e la storia, e per vedere come sarebbe necessario all'uso degli antichi savi con gli occhi propri la maggior porzione possibile di quest'orbe terraqueo, ed il maggior numero degli uomini. Questo solo potrebbe insegnarci con profitto, giacché nel piccol vortice in cui per lo più viviamo non si può apprendere la cognizione dell'umana natura in tante guise modificata in quante parti è diviso il globo, ed in quanti secoli è divisa l'età del mondo. Apprendiamo qualche cosa nei viaggiatori, ma questi o c'ingannano, o poco c'instruiscono essendo certissimo che poco ad essi conviene fidarci. È il mondo un gran quadro, il quale mal si conosce non vedendolo tutto, sicché come può stimarsi chi una piccola parte di una figura disegnata in esso si fermi a studiare? Compiango perciò l'esser inabilitato dalle mie circostanze ad acquistare le cognizioni tutte del savio, e l'essere condannato ad uno studio arido, insipido, e sterile per