prefazione parla di questa femmina, ma in una maniera che a lei, al marito, ed ai figli superstiti fa disonore. Le composizioni sono parte buone, parte mediocri, e parte cattive, ma non è maraviglia perché le più furono fatte in tempo di conversazione, ed estemporaneamente per balocco, e furono scritte poco correttamente. Il bello è che l'editore ha nominatamente espressi gli autori di esse, benché in alcuni si sia ingannato come nell'abate Marrini che non trattò tal donna ecc., e che per zelo ha condannato il loro contegno, e molto più quello dell'idolo. La prudenza ha indotto le persone offese a non far risentimenti, ma non si può bastantemente biasimare l'abuso che si fa della stampa non tanto per pubblicare tutto, quanto per mettere in luce quello che doverebbe star nascosto.
Tempo piovoso.