ø Martedì a dì 6 detto.
Mi trovo a dover soffrire le inquietudini stucchevoli di un vecchio, il quale per sola disgrazia dell'età è diventato stitico sopra molte cose di verun rilievo, e che in nulla lo interessano. Questi è Ignazio Coppoli. E ciò non tanto mi dà fastidio per non potere passare con piacevolezza, e quiete le ore del pranzo, quanto ancora perché mi figuro che se ancor io invecchierò diverrò pesante a me, ed agli altri. Questo male è lontano, e perciò non mi disturba molto, ma con tutto questo mi fa riflettere che se il tempo migliore ch'è già passato mi ha dato tormento, il futuro ch'è sempre per esser peggiore come mi tratterà?
Prescindendo da questo la mia situazione porta che in casa sono circondato da malati, e dall'inquietudine di questo vecchio, e di qualche altra persona, e fuori da certe altre circostanze niente migliori, onde non passo che male il mio tempo