aiutasse il padre nelle sue poesie, freddamente gli soggiunse che non s'inquietasse di ciò, perché poteva essere che in veruna delle due cose avesse colpa.
ø Lunedì a dì 9 detto.
Parrà che io pianga sempre a chi pena dar si vorrà di leggere questi miei capricci, ma non ostante posso io dissimulare le scontentezze del mio cuore senza esser bugiardo? Il fatto è che io vivo intercalarmente nell'interno tormentato, ed alle volte qualche poco più ilare. Uno de' miei mali è non sapermi sfogare con gli amici depositando in loro le mie amarezze. Questo segue perché diffido, e perché arrossisco di narrare ad altri ciò che in altri forse mi potrebbe far ridere. Se sapessi vincere questa mia ritenutezza procurerei a me stesso gran sollievo. Ma come farlo se ancora il mio vivere ritirato mi fa avere pochi confidenti, perché non son facile a stringere dimestichezza. Dice un cavaliere mio amico che l'unguento dei vetturini fa buono a