la scultura, l'architettura d'un certo genere, certe arti vane, come di musica, o d'estremo lusso affatto inutile, ed anco ridicolo, che però sono il patrimonio di una gran parte di popolo, non possono mantenersi che a spese della Corte, a cui la profusione medesima diventa fondo delle sue rendite, o della Chiesa, che frugale per instituto, e per necessità in ciò che riguarda le persone che la compongono, dee ammassare delle ricchezze senza veruno scopo che di spenderle un giorno in un lusso inutile al padrone, ma che però nutrisce una parte di popolo, senza che neppure essi sappiano di servire a questo bene politico".
Non prendo quasi più nota di certe cose minute, come gite, conversazioni, ritrovati, perché se non sono accompagnati da cose rimarcabili, pare a me che il ricordarsene a poco serva, se non piuttosto a nulla. Per altro non mi comprometto di seguir sempre questo metodo più sensato.