di quello che fanno, e di quello che non fanno.
L'uomo fra due beni sceglierà sempre quello che giudicherà il maggiore, benché a ciò non sia né internamente necessitato, n'esternamente coatto.
o Lunedì a dì 17 detto.
Giornata assai rigida.
Confesso il vero ch'esaminando spassionatamente la mia situazione non ho punto da dolermi. Questa medesima situazione apparirà anche agli occhi di non pochi felice più di quello che sia in sostanza. Ma perché adunque non sono contento? Nella felicità vi concorrono tante piccole cose, che poco ci vuole per sturbarla. La sorgente de' miei lamenti è più interna ch'esterna, ed entro me stesso risento i semi de' miei dispiaceri. Il mio carattere, il mio temperamento, la disposizione del mio spirito non sempre mi soddisfà, onde ecc. ecc. ecc. Il regno interno degli uomini è qualche cosa di grande, e di occulto, né alcuna cosa ha diritto sopra di ciò.