Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume VIII (1762-1763)

Volume VIII » Diario » 1762 » Dicembre » p. 146

guerra più sensibile, e continova. E benché cediamo spesse volte a' nostri affetti, le nostre perdite non ci mettono in quiete, ma ci espongono ad esser nuovamente assaliti con più forza. Riandando la mia vita conosco questa verità che mi attrista, perché risento più gli effetti dei mali sofferti, che dei piaceri gustati. Ancora son viandante, onde non so a cosa sia esposto, e per questo alcuna volta paventando me stesso miro il futuro con timore, e solamente ripongo la mia speranza in chi mi creò, e mi condusse per tanti giri, e con tanti atti di clemenza a questo momento in cui considero me medesimo, senza potermi intendere. Di fatto ho qualche cosa osservato, ho goduto qualche cosa, ho studiato, letto, discorso, e con tutto ciò sempre affogato nell'ignoranza null'altro so che tutto è vanità. Se doppo un miglior treno di vita del mio, e doppo aver goduto di tutt'i doni ordinari, e straordinari del Divino Fattore, Salomone nulla più decise che questo istesso,