acquistar per me detta villa, e che nel caso che io dovessi succedere nella medesima intendo, ed ho inteso che deva passare in quello della casa Gherardini a cui apparterrà. Di fatto la mia onoratezza non mi poteva permettere che volessi guadagnare sopra questi miei poveri parenti, e sono troppo onesto per lasciare che altri ne sospetti.
Sicché anche prima che venisse il caso ho stimato dover dichiarare questa mia volontà, per mostrare a chi occorresse come opero, e come penso, e che non curo gli acquisti quando questi debbano esser fatti sopra persone del mio sangue, o che si trovino in peggiori circostanze di me. Senza ostentazione sono contento di questo mio operato, e alla mia coscienza sono testimone del piacere che godo nell'aver data questa riprova dell'animo