Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume VI (1761-1762)

Volume VI » Diario » 1761 » Ottobre » p. 69

le più dolorose anche i sommamente infelici godono qualche momento di calma. Senza di ciò non potremmo soffrire questa vita. Imperciocché, chi è capace di sopportare lungamente le amarezze più crudeli nel cuore, senza gettarsi alla disperazione, e senza ricorrere al funesto rimedio della morte? Se alcuni disgraziati hanno adoperato un laccio, o un ferro per non sopravivere ad un solo male, chi non gli potrebbe non imitare soffrendo una lunga continovata, e penosa serie di mali? Per altro la maggiore infelicità è che più sono i mali che abbiamo per colpa nostra, che per colpa altrui, o della natura; e bisogna che rispetto a me confessi esser più debitore a me stesso delle mie scontentezze, che alle cause esterne. Tre, o quattro punture ho nel cuore, le quali per la più parte potrei scansare se avessi, o più coraggio, o meno riguardi, o massime differenti.