delle membrane dello stomaco.
Se mai si facesse una buona storia dei longevi vi si doverebbe segnar quella del dotto gesuita padre Jacopo Sirmondo che principiò a farsi conoscere nel mondo letterario di 52 anni, fu confessore per poco tempo di Luigi XIII, non curò di esser cardinale come fece in Alemagna Giovanni Gropper, e Du Val, e Froger dottori della Sorbona che accettar non vollero l'arcivescovado di Rheims (gran lode per un ecclesiastico) morì d'anni 93 con la penna in mano senza essere stato più umile de' suoi confratelli come sa Jacopo Gottofredo, l'abate di San Cyran, Giovanni Tristan de (?) ecc. con i quali stette in contrasto (ved. la sua vita scritta da Paolo Colomiez).