D II 32
o A dì 29 detto domenica.
"Post ubi jam gelidis
quassatum est viribus aevi, / Corpus, et obtusis reciderunt viribus artus, / Claudicat ingenium delirat linguaque mens" dice Lucrezio lib. III v. 452 e fa temere a me, che sopravivendo ancora soggetto sia a quello strano indebolimento dell'intelletto, della mente, e della lingua che "delirando in un sol punto tutto manca" (così il Marchetti m. p. 164). Ma sarà un vero male se non si sente? Non già, e per questo tanti belli spiriti amano la morte di Cesare.