scapito della nostra religione. Essa da per tutto riceve dei colpi, e sento parlare di un tremendo libro uscito in Francia col titolo Il citatore
che il console non ha voluto, che dal legato fosse condannato, e con molta dottrina, e con l'autorità dei primi Padri mina i dommi, la tradizione ecc. Dunque esso facilmente si spargerà ad appestare l'innocenza della gioventù peggio del Febronio, e non so quanto giovar potrebbe a Roma adesso il farlo confutare, se non lo facesse freddamente ed umilmente senza sostenere i suoi supposti pregiudizi separati dalla vera credenza.