Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XXXI (1803) - Parte I

Volume Trentunesimo - Parte prima » p. 6

"Son serbate a ciascun le proprie ambasce, / È mortale ciascuno, ed abbia in petto / Sensibile, perfetto / Cuore, o non l'abbia, il proprio, o l'altrui male / È condannato a deplorar chi nasce" canta Gray nell'ode III sul prospetto del collegio d'Eton, e quindi chi corre il mondo dipinge ciò, che vede come lo sente, lo sente a seguela delle sue circostanze e delle sue opinioni, e non può ad altri mostrarlo se non come comparisce a lui, né altri può discernerlo nell'aspetto vero, che cercherebbe. Segue lo stesso come nei ritratti, che ad alcuni paiono somiglianti, ad altri no, eppure il pittore presume