Noi abbiamo notato già che La Lande ha fatte osservare cinquantamila stelle. Gli arabi non ne conoscevano che 1.022 fisse per attestato di Salamone ben Kand Ghadi nel suo libro intitolato Orto delle cose mirabili della terra e delle regioni impresso in arabo a Roma nel 1585 di cui ved. la parte I del catalogo dei codici orientali della biblioteca Nani dell'abate Assemanni. Che progressi ha fatti adunque l'astronomia tanto studiata pure da quella nazione come veder si può in una dissertazione del medesimo Assemanni De astronomia arabum che precede l'illustrazione del rarissimo globo arabico-cufico del museo Borgia (Patavii 1790 in 4°).