dedicati. Or io rifletto ch'è più facile la costanza che la fedeltà, perché il seguitare per del tempo assai ad andare intorno ad una donna, che si è amata, è piuttosto un effetto di abito preso, che di volontà deliberata, ma nello stesso mentre, o il non amare altra donna, o il non fare veruna di quelle azioni che le medesime riducono alla classe di amorose infedeltà, riesce assai scomodo ad uno che ne' piaceri conosca il prezzo della varietà, e della rinnovazione. Di qui è che poco merito devono avere quelli che sono costanti, e molto quelli che sono fedeli, pensando come si pensa comunemente in questo genere di cose.
Che se si discorre con altri principi è una follia la costanza, e la fedeltà fuori del matrimonio, e si riduce ad un ente immaginario di ragione.Questa mattina sono stato nella sala del Palazzo Corsini in Parione ove dall'Accademia Fiorentina, e da quella degli Apatisti si è fatta un'accademia in applauso alle