p. 225 e seg. parla assai, e con lode di Giuseppe II e chi lo crederebbe? impiega la penna a paragonarlo con Giuliano Apostata. Che confronto mostruoso, e sciocco per mille riflessi. Eppure lo spirito filosofico cade in questi sbagli. Poi p. 235 di Pietro Leopoldo non fa un bel ritratto,e dice, che giustificò il detto "Tel brille au second rang, qui sé eclipse au premier" restò troppo poco in questo per poter dir tanto. Leopoldo ebbe delle piccolezze, dei difetti, dei vizi, ma ebbe ancora belle bellissime virtù. Io già messi queste in bilancia con quelli nel 1790 p. 3665 ma l'autore non conobbe certo il suo codice,