chron. de l'histoire de France all'anno 1349 e '50 vol. I p. 234). Io non farò altre riflessioni sopra questi due curiosi pezzi, i quali farebbero ridere i facoltosi moderni se volessero gettar l'occhio sopra il gusto, e sopra il lusso degli antichi, che pur si piccavano di averne. Se raccorre se ne potessero altri dei pranzi, e delle cene dei sovrani illustri dei trapassati secoli, più ancora doveremmo rilevare la distanza dei costumi, la bizzarria del piacer della gola, la fertil copia dei capricci dell'uomo facoltoso che un tozzo di pane, una scodella di riso non sa sformare, né può credere l'unico necessario delizioso della razza umana.