Barberina, nella Farnesiana, nell'Ottoboniana, e fino a centoventi tomi diceva averne veduti Isacco Vossio, come contava Giovacchino Ondaan, e si può leggere nell'appendice alla prefazione dell'edizione della raccolta d'iscrizioni del Gudio comparsa nel 1731. Il dotto Annibale degli Abbati Olivieri ne' Saggi della Società Ravennate t. II dissertazione III p. 195 raccolse i pareri dello Spanhemio, del Montfaucon, del Fabbretti, dello Schurzbleischio, del Noris, del Muratori, intorno al Ligorio il quale pare piuttosto che accozzazze assieme pezzi staccati, che di pianta inventasse quelli, che riponeva nelle sue collezioni. Convien dunque diffidare di tutto quello, che solo proviene dalle collezioni del Ligorio, ed esser sagaci scrutatori di