Se arriverò a vendere la casa che fu della Consorteria in via dei Macci, che aveva l'arme
, e che ora più non ha per effetto delle passate vicende francesche, e ch'è sempre in tavoletta a Pupilli molto sotto la prima stima, potrò saldare ogni mio residuo debito, m'alla scadenza del fitto dei due poderi delle Ficaiuole mi resterà il peso di ricoltivargli, di risarcir le case coloniche, di ricomprare i bestiami, come ho adesso quello di pagar la gabella, che come amministratore di lei, mi è a cuore, per quanto abbia sborsate a conto delle somme. La conclusione è che per me poco profitto farò su tale eredità sgocciolo del patrimonio di una gran casata,