fatta togliere al libraio, ed ha intavolato un processo in conseguenza di una legge de 28 marzo 1743 che proibisce stampare introdurre, e vendere libri contrari alla religione, ed al buon costume, e punisce rigorosamente par. 20 i "libelli famosi". Quello di Chiarenti non è tale, benché un poco caldo
, e la legge non è stata troppo osservata, essendosi fino il buon Ferdinando III contentato d'insinuare soltanto che non si spacciasse la vita infame del suo genitore senza far procedere a forma della medesima legge. Ma Chiarenti è un poco diffamato per le sue opinioni, e assai