Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XXVI (1798) - Parte I

Volume Ventiseiesimo - Parte prima » p. 6839

composta nel 1344

per indurre i principi italiani a non servirsi di quelle compagnie, che qua venute erano con Lodovico il Bavaro per guerreggiar fra loro, m'a prestarsi a vivere in quiete ed amistà. Cosa di noi sia per essere non è da me il predirlo, solo lagrimar devo sul passato, che troppo mi mostrò essere il destino d'Italia "il servir sempre vincitrice, o vinta", forse in pena dei misfatti, che Roma commesse, quando esser volle, seppe, potette la regina del mondo per tutt'i mezzi.

La corte è a Pisa, e l'anno principia col bruno di giorni quindici per la morte del re di Prussia, e con le maschere ai teatri

Tempo umido assaissimo, e nebbiosissimo.

ø A dì 2 detto martedì.

Ecco per quanto segnai ieri preparati nuovi disastri ad un'altra bella parte d'Italia, a quella Roma, che faceva tremare il mondo, e che da più di 16 secoli era il centro della religione cattolica. Già si principia a narrare con viste differenti il successo. Gli aristocratici asseriscono che il fuoco lo accesero i francesi, questi dicono essere stata tutta colpa del governo, che volle reprimere con la truppa un impulso avanti tempo. Comunque sia, l'avvenuto porterà dei gran mali, e delle vendette solenni. Il Papa era agli estremi, ma è alquanto risorto, ed è a tempo a vedere