Vero è che i secondi far non possono senza i primi, ma la disgrazia di questi è che si sprofondano nella dimenticanza, quando gli altri s'inalzano. Quei che tesserono i vocabolari, i glossari, i dizionari, le concordanze, le poliantee che calcolarono i logaritmi, l'efemeridi, le tavole numeriche, ecc. sono più celebri dei Petavi, dei Bally, dei Newton, dei Platoni? No. Eppure forse senza costoro essi restavano a mezzo il corso delle loro speculazioni. Anche il Linneo forse altro non fu, che un manovale, ma quanto bene produsse con i suoi lavori di schiena alle scienze naturali? Bonnet,