Narra Pausania lib. 6 cap. II che la statua di Teagene il quale in diversi giuochi della Grecia dicevano aver riportati 1.200 volte
il premio o della corsa, o della lotta, o di altri esercizi essendo caduto a Taso sua patria, ed avendo stracciato un suo rivale, che l'aveva scalzata per invidia, fu condotta in giudizio, e gettata in mare. Questo fatto giustifica i tribunali di Napoli, che anni sono come fu scritto nelle nostre gazzette, condannarono alla morte certi cani, o altri animali, che non ben mi ricordo, i quali avevano offesi dei fanciulli gravemente.Se si facesse quello che rispose Diogene ad uno che gli domandava, come vendicarsi del suo nemico,