"Il duol che opprime il mondo (ora), ahi non è duolo, / Né pianto, il pianto. Chi a sì forti cose / Nomi sì frali impose?" (senator da Filicaia Poesie p. m. 91 cioè canzone per la morte del Villani).
"Lo conosco, è così: come potrebbe / Innanzi a Dio giustificarsi un uomo? / Innanzi a lui, con cui le mille volte / Contenda l'uom, di mille accuse ad una / Risponder non potrà" (cap. IX di Giobbe traduzione dell'abate Ceruti).
"Il tempo corre, e cangia il mondo aspetto / In un momento, e divien pena, e orrore, / Ciò che poc'anzi rassembrò diletto" (abate Lorenzini sonetto).