nelle faccende dei trasporti, e dei baratti, e che la Spagna, la Francia, l'Italia si sosterrà in Europa più di ogni altro stato. Ma la nostra Accademia suddetta è per cento, e cento cause tiranneggiata, smunta, oppressa, onde bisogna bamboleggiarla con dei trastulli anche insipidi, ed equivoci.
o. A dì 15 detto venerdì.
Ecco un nuovo slancio sentimentale comunque sia nell'annesso foglio.
Cartiglio
Voto sentimentale. Ho più gusto oggi mai a scrivere, che a leggere? È vecchiezza; è egoismo. Egoismo perché presumo di saper troppo; è vecchiezza perché il lume che si spenge fa sfarzo di sua breve durata, e forse, forse la nostra situazione "fa nascer del non ver vera rancura". Ma se io miro me stesso, che ho da lasciare ai posteri? Un atomo di cenere, che produrrebbe questo corpo, ch'è guaina al mio spirito. E questo spirito? Una massa d'inutili parti condannati, o condannabili alle tarme, al cesso, o al pesto. Un'eruzzione di pensieri vecchi, di pensieri ridicoli, di pensieri superflui. Io sono. Io sono per me. Mi sono sentito, e mi sento. Ho veduto, osservato, imparato in un oscuro corso di vita, non sempre sepolto nelle inezie, benché più spesso di quello, che or vorrei, che fosse stato. Con un'anima volgare, ma non vile scopersi molta terra, e più adesso ne scopro, che rifletto spogliato di passioni, e di pregiudizi, e vedo, che la Rivoluzione Francese è una gran linea, e lo sarà ancor più, frapposta fra le opinioni anteriori, e le posteriori o per il vantaggio dell'umanità, o per il suo peggio. Mi sono trovato, ed ho concepito cosa valeva la rovina della società nel 1773. La libertà dell'America Settentrionale nel 177.... Ho appreso l'andamento di Caterina II, ho pianto l'iniquo annichilamento della Pollonia, ed ho osservato or con piacere, or con ribrezzo, or con timore lo sforzo impetuoso, passo, crudele, generoso dei francesi; e poco persuaso delle promesse della filosofia esaltata dalla gioventù con entusiasmo, oppressa con tirannia dal dispotismo politico, e religioso; ho concepito, che la generazione futura non sarà libera da' nuovi mali, e da' nuovi rischi. Facciamoci finalmente una prospettiva del presente, e dell'avvenire. L'avvenire è in speranza. per me è poca cosa, per il mio nipote artificiale molti verisimilmente dubbio. A lui abbandono il goderne, per me riservo quel sempiterno sentimento che mi fa sperare, e che mi fa desiderare l'esistenza, la quale sempre condusse a bramare, a lusingarsi fra tutte le nazioni, un periodo molto più lungo di quello, che promette questo attual periodo di sensazioni appoggiato a meccanica tessiture di parti vasculose, membranose, fibrose, mammellose ecc. ecc.
Glossa
Il presente...
Lascerò gran cosa da scoprire, lascerò gran delitti da non commettere, lascerò al filosofo come me umile, oscuro, indolente un altro secolo nel quale confermerà le teorie, i tentativi fatti nel presente; e se dall'alto in seno al mio Creatore potrò punto cooperare alla pace, alla felicità di tutt'i miei simili, conterò questo per una dose del mio benessere.
Io prendo il mondo com'è; io consumo la mia esistenza pensando, come il momento m'inspira; io mi balocco con tutt'i miei capricci di qualunque sorte sieno, e addottrinato per studio nell'arte del vivere, logoro materialmente, e spiritualmente le mie forze come posso