le crudeltà usate nell'Indie dagli spagnuoli, con le vendette prese dai paesani sopra di loro, e come tutto accadde per le discordie nate fra gli spagnuoli, e per l'avarizia loro.
A carte 32 e seg. parla di Bartolomeo, e dice che risedendo curato in Santo Domingo, e sentendo parlare dell'abbondanza delle perle, ch'erano a Cubagua, e delle barbarie che vi commettevano gli spagnuoli, tornò in Spagna e domandò il governo di Cumana promettendo di trattar bene gl'indiani; che gli furono fatte opposizioni dal dottor Luizi Zappata giudicandolo inetto, vano, di poco credito, ma non ostante sostenuto dal conte di Navifo cameriere di Carlo I ottenne quanto desiderava, ma che trovate molte opposizioni, e sofferto il massacro