Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XXII (1794)

Volume Ventiduesimo » p. 5076v

condotto per mano in questo tenebroso laberinto della vita, quanto ti sono grato. Posso dire di esser vissuto, e se la mia memoria corrispondesse in vigore alla forza della mia fantasia quanto mi rallegrerebbe il ricordarmi di tutte le mie imagini. Se nell'eternità io potrò apprezzare i miei sogni, sarò per questi soli felice, quando altra più pura felicità non avessi. Ma che ho fatto di bene ai miei simili? Ho resi loro quei servizi, ch'ero tenuto a rendergli

Del resto... Ero troppo piccolo, sono stato povero, ed ho goduto per scala di una miglior sorte senza desiderare, e senza arrivare ad una fortuna, che mi rendesse obbligato da render felici degli altri. Solo che la mia Teresa... Povera Teresa, unica delizia della mia vecchiaia, il cielo ti faccia godere quel poco bene, che ti ho procurato, e ricompensi la tua gratitudine. Io resterò dividendo fra te, ed i miei