mi renda degno in sì dolce occupazione; solo mi duole, che il mio stile non corrisponda, quanto vorrei agl'impeti innocenti del mio cuore, e che fatto vecchio non sappia più vergare i miei interni palpiti, con quei colori i quali converrebbero al soggetto.
So con qualche rincrescimento, che il mio successore alla Real Galleria non segue le mie tracce, non legge i miei fogli, non si assesta alle mie idee.
Sia, com'esser deve, io non m'incollerirò, e con sdegno soltanto riguarderò, che faccia togliere i cristalli a quei piccoli quadri, ai quali gli avevo fatti porre per custodirgli ad onta del primo custode Bastianelli, non so se per sinistro disegno. Persisto nel credere che vi andassero per difendergli da cento casi, so che