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svelò le scelleraggini di Teodora, l'Aretino al libertinaggio prestò nuovi colori, e sopra le fave Carlo Dati dottamente trattenne allo stravizio i cruscanti. È dunque la penna un istrumento a due tagli, che risparmia dei delitti, e che ne commette, che accusa gl'innocenti, e difende i rei, che disonora i filosofi, e serba fama agli Aristarchi, che partorisce lo Spirito delle leggi, e le sentenza di morte, che fa brillare il Guidi, ed il Filicaia allievi di Pindaro, e di Orazio, ed eternizza le dispute teologiche, mediche, giurisiche degnissime di eterna notte. S'ella miniò Agostino, Montaigne, Rousseau, quante menzogne