la sorte del genere umano ben sarebbe, ma quando i despoti conducono il loro treno, così i potenti nerboruti, gli scellerati ecc. l'esser sempre punti nel più vivo del cuore inutilmente per le disgrazie pubbliche, o private, è cosa che fa invidiare quei tempi nei quali le cacce delle fiere, le stragi dei gladiatori, le carneficine guerriere, la schiavitù, i sacrifizi sanguinosi indurivano l'anima, e l'avvezzavano a vedere impavida il sangue, e la morte, ad ascoltare senza tremito le strida dell'angoscia. Ma s'è vero che i nostri secoli contino meno mali, che i passati, e che questo derivi appunto