Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XVIII (1790)

Volume Diciottesimo » Diario » N n 18 » p. 3941

N n 18

N n 18

[Dal 23 novembre]

Mio vino lo chiamo vino di quercia. Anni sono in un mio podere a Greve cominciai a fare un vino con una vite maritata ad un'alta quercia mescolando uve di Borgogna, e leatico, e riuscì leggieri, spiritoso, saporito. Questa cosa è stata depositata d'Adamo Fabbroni nel suo opuscolo, pubblicato in questi giorni Dell'arte di fare il vino senza nominarmi, ove p. 16 prova, che per aver buon vino non bisogna, che le viti sieno tenute basse, come si è creduto, e generalmente si crede. Questo errore a me non entrò mai in capo, e se potevo attendere all'agricoltura averei sostenute idee analoghe a quelle insegnate appunto in detto opuscolo.