greci. Non per questo so io fare altra scelta. Per i talenti apprezzo i più subblimi, e vasti, per i potenti non so prestare il mio rispetto se non a quelli, che adoprarono la loro forza a vantaggio dei loro simili, ed il loro valore è per me vicino a zero, per quanto possa stordire il volgo imbelle, se non è impiegato per difesa di una buona causa. Tale non era quella, che trattava certo Alessandro, Cesare, Carlo XII, Tamerlano ecc., e ad Epaminonda si potrebbe fare il processo.
Tempo coperto, e molto turbato.