Io ripongo fra i godimenti la soddisfazione di tutt'i sensi, ma i sensi stessi sono tormentati dalla laidezza, dal fetore, dalla discordanza, dalla scabrosità, dall'amaro, ed il tatto in genere ha quattro, o sei gradi di piacere, 100 o 1.000 di spasimo. E quanto più colpa hanno fatta agli uomini i teologi morali nel pensare a moltiplicarsi i godimenti, che d'inasprire contro i loro simili con nuove invenzioni di tormenti? Una barbara sagacità ne ha saputi trovare a dovizia, e niun filosofo si è occupato nel ricercare ex professo