sacrifizi, pompe sacre, danze, ed altri simili spettacoli, ed ora i Giansenisti, dicendo di odiare la superstizione, con l'abolire tutti gli spettacoli religiosi, che altro fanno, che richiamarci all'alterigia, all'asprezza? Dicasi ciò che piace dagli empi, perché, secondo l'espressione di Bacchilide, "larga è la via", e la superstizione non è già peggiore dell'ateismo, ed un popolo che con esterno culto adori un Dio, sarà sempre meno feroce di quello, che di adorarne alcuno non mostra, o nel cuore si vanta solo di venerarlo.