Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XVIII (1790)

Volume Diciottesimo » Diario » Y 18 » [Dal 29 luglio] » p. 3813

erano ridotte ad un segno, che bisognava una crisi, che i diritti dell'uomo sono inprescrittibili ecc. ecc. Vantano essi le ingiustizie commesse, come se un cerusico potesse curare un malato senz'arrecargli dolore, amano le catene perché non pesano loro addosso come ai contadini del Perigordo, di Cevenna o del Poitou, e perché non conoscono a fondo i mali del governo feudale, profetizzano breve durata al nuovo sistema, come se leggessero nelle stelle, e la medesima cosa non potesse dirsi di ogni umana istituzione. Sieno anche per aver ragione, non ostante il progetto è il più grande, che sia stato mai concepito, e pensar non può altrimenti, se non chi non sente il proprio essere, e quello dei suoi simili, da tanti secoli