di tutti gli altri, quello che può esigere chi coltiva la terra fondo originario della sua sussistenza.
Ma i vizi del cuore umano, l'ineguaglianza delle condizioni in qualunque rivoluzione, porterà sulla testa dell'uomo una folla di disgrazie, avanti, che guarisca delle sue infermità, e poi rinasceranno nel suo seno altri mali per ricondurlo nella miseria, doppo un periodo di prosperità, giacché qualunque riforma inlanguidisce, perde vigore, cade doppo ch'è perfezionata. Vorrei che Federigo il Grande prima d'invecchiare avesse